ARTICOLI CONTRO L'ABORTO-ARTICOLI CHE DICHIARANO L'ABORTO UN CRIMINE CONTRO L'UMANITA'-ARTICOLI CHE SPIEGANO CHE IL FETO E' UNA PERSONA DOTATA DI UN'ANIMA SPIRITUALE.

domenica 13 gennaio 2008

FRANCESCO AGNOLI-I MOVIMENTI PER LA VITA

I MOVIMENTI PER LA VITA

"Ingannano il mio popolo dicendo: Pace!

e la pace non c'è"

(Ez. 13, 10)



La Beata Teresa di Calcutta

(Presidente onoraria dei “Movimenti per la Vita”

aveva ammonito:



L'aborto è il più grande nemico della pace, perché se una madre può uccidere il figlio,

ciò significa che gli esseri umani hanno perso totalmente il rispetto per la vita

e più facilmente possono uccidersi a vicenda



In tutto il mondo, contemporaneamente alla legalizzazione dell'aborto, nascono gruppi e movimenti di persone che cercano in qualche modo, con pochi mezzi, di opporsi alla cultura di morte. Sono per lo più creati da laici di provenienza cattolica, o protestante, con un appoggio, più o meno, della Chiesa. In America si distingue il gruppo denominato Operation Rescue (Operazione salvezza) il cui motto è "Proud to be pro life" ("orgogliosi di essere per la vita"). Questo gruppo è stato più volte accusato di usare metodi violenti: i suoi attivisti non disdegnano infatti di praticare il sabotaggio degli ospedali in cui viene praticato l'aborto, devastando gli strumenti di morte. Contro di loro, con molta più durezza di quella che viene usata con i no-global, oggi new-global, sono state applicate pene severissime: è lecito discutere le ingiustizie del mondo moderno, ma solo quando gli obiettivi sono imprecisi, i risultati, sostanzialmente, nulli, e nulla viene chiesto alle coscienze personali. Non è invece permesso svegliare, nei singoli, una fiammella di pietà e responsabilità, per impedire l'egoismo e il cinismo di una civiltà atea e materialista, che per non essere più cristiana ha cessato di essere umana. Per questo coraggio parecchi attivisti sono stati ospiti delle patrie galere. Vi sono poi altri movimenti, come il Roman Forum, fondato nel 1968 da Dietrich von Hildebrand, un cattolico tedesco, amico di Santa Edith Stein, fuggito dalla Germania ai tempi del nazismo. Oggi il fondatore è morto, ma la moglie viene ancora d'estate, talvolta, sul nostro lago di Garda, perché ama l'Italia, la nostra lingua e i nostri paesaggi. Nella libera America, dove tutto è lecito, vescovi (più coraggiosi dei nostri) come mons Vaughan, ausiliario di New York, e Mons. Lynch, di Richmond, in Virginia, sono finiti in carcere, per essersi incatenati davanti alle cliniche abortiste e per aver diffuso materiale antiabortista. In Irlanda esiste la Youth Defence, già citata. In Francia vi sono, tra le altre, la Ligue pour la Vie e l'associazione SOS Tout-Petit, guidata dal dottor Xavier Dor e da Philippe du Chalard. Ho avuto l'onore di conoscere entrambi, a Parigi. Il dott. Dor è un mite settantenne con un bel curriculum come medico e professore universitario. Camminavamo insieme ad altre persone, nella campagna. Io fiancheggiavo, senza poter intervenire nel discorso, per il semplice fatto che capisco il francese, ma non lo parlo. La cosa che si nota è che fra le mani gli compare spesso la corona del Rosario. Con altre persone ha occupato pacificamente un centro di aborti a Boulderenne: si limitava a dare, alle madri che entravano per abortire, delle piccolissime calzette, fatte su misura per i piedini dei neonati. Queste calzette hanno una forza evocatrice spaventosa. Dor è stato processato, multato, scarsamente difeso dallo stesso clero francese. Racconta: "Manifestiamo pubblicamente la nostra opinione pregando vicino alle cliniche". In queste manifestazioni "subiamo aggressioni continue, ci mollano addosso i cani… poi terminata l'aggressione interviene la polizia per portarci in galera… al crimine politico, l'aborto, risponde la carità politica… Poco prima di Pasqua la liturgia ci richiama questa espressione di Sant’Agostino: Felix culpa. Felice la colpa che ci ha valso un tale Redentore". In Germania troviamo Ja fuer Leben (Sì alla vita), Humanes Leben International (HLI)…

Per quanto riguarda l'Italia, essendo il nostro Paese, è necessario fermarsi un po' di più. Subito dopo la legge sull'aborto si segnalano il CRIV (nato tra Merano, Trento e Verona), il primo movimento popolare a chiedere l'abrogazione della 194, depositando la richiesta di referendum parzialmente abrogativo il 10 marzo 1979: ne fanno parte l'avvocato Dante Spiazzi, Carlo Alberto Agnoli, l'ingegner Alberto Ravelli, Luciana Bianchini, Mario Rigo, Emil Stocker, Franz Adler e molti altri fiancheggiatori, come il dottor Algranati, l'odierno consigliere regionale del Veneto Mario Rossi, Francesco Mario Agnoli, poi presidente del MpV di Ravenna… (Avvenire, 1/7/1980). Il CRIV gode della benevolenza del Patriarca di Venezia, Albino Luciani, il futuro Papa, mentre i suoi rapporti sono assai tormentati con altri Cardinali ed ecclesiastici, assai timorosi e, nei fatti, recalcitranti, o, come mi disse uno di loro, impenetrabili come "giocatori di poker" di fronte alle domande di aiuto e collaborazione. Pressoché nullo il dialogo con la DC, che per bocca dell'on. Mazzola ha già escluso, nel 1976, l'ipotesi del ricorso ad un referendum abrogativo nel caso l'aborto divenisse legge dello Stato (Il Popolo 13/1/1976). Senza mezzi, né quattrini, né significativi appoggi, con qualche rudimentale volantino, talora battuto a macchina, il CRIV raccoglie nelle sole zone del Trentino e del Veneto oltre 250.000 firme. Non sono però sufficienti, essendone necessarie 500.000. Di poco posteriore l'azione di Alleanza per la Vita, nata dall'associazione Alleanza Cattolica, di cui fanno parte, tra gli altri, l'attuale senatore Riccardo Pedrizzi e il sottosegretario agli Interni Alfredo Mantovano. Alleanza Cattolica viene fondata alla Cattolica di Milano nel 1968 da Agostino Sanfratello, originalissimo e coraggiosissimo pensatore, professore universitario e fondatore, tra le altre cose del Comitato di solidarietà Italia-Libano, all'interno di Legio Christiana. In un recente convegno organizzato a Milano da Effedieffe, Forza Nuova, molti altri gruppi internazionali e CL, ha affermato senza tanti giri di parole: "Per questo il dovere di chiamare le cose con il loro nome implica quello di dichiarare pubblicamente a voce alta che le leggi infami di Creonte - che dovranno essere abbattute - già oggi non sono propriamente in vigore. Perché non sono leggi. Così è dell'infame Legge 194 del 25 maggio 1978. Non vincola il cittadino. Non è legge. Non costituisce diritto. E le azioni compiute in conformità o in obbedienza alle sue concessioni o prescrizioni omicide o di complicità omicida non sono legittime, ma commesse contro il diritto, e devono essere definite oggettivamente e propriamente reati: omicidio, complicità in omicidio… Ma il cristiano e ogni uomo retto sanno, come lo sa Antigone, che ogni uomo è il custode del suo fratello; e che ci sarà chiesto conto della nostra custodia". Anche Alleanza per la vita, federata con altri Movimenti pro Vita europei, propone un referendum abrogativo della 194, scatenando l'allarme tra le forze abortiste: "Una gravissima iniziativa dell'Alleanza per la Vita" (l'Unità, 3/2/1979), "sostenuta dal fior fiore dei cattolici oltranzisti di mezzo mondo" (Lotta Continua dello stesso giorno). Tra questi presunti oltranzisti i celeberrimi medici Jerome Lejeune, e J. John Billings, il filosofo francese Marcel De Corte, i professori Danilo Castellano, Rita Calderini, Michele Vallaro, Marco Tangheroni, Mauro Ronco, i sacerdoti don Dario Composta, don Cornelio Fabbro, Padre Tito Centi, Padre Antonio Di Monda e Padre Stefano Mannelli… La Repubblica (5/2/1980) e L'Avanti si premurano però negli stessi giorni di assicurare il mondo laico abortista che i Vescovi non vedono di buon occhio l'iniziativa di Alleanza per la vita, che, infatti, appoggiata solo da singoli Cardinali e Vescovi, viene criticata da Avvenire, quotidiano della Conferenza Episcopale, come inopportuna, "di destra" e ispirata dall'arcivescovo francese Marcel Lefebvre. Il Popolo, organo ufficiale della DC, scrive: "La Chiesa italiana non ha scelto la strada delle crociate e dei referendum: ha preferito quella più ardua della educazione alla vita… i vescovi e i cattolici continuano a ripetere che non si rassegneranno mai. Ma non per operare una controffensiva a colpi di referendum. L'episcopato ha scelto altra strada i cui frutti potranno anche farsi attendere, ma una volta maturati…". La storia giudicherà se sia sia trattato di prudenza cristiana o di miopia, di lungimiranza o di complicità vile e di ignavia, cioè di quel vizio per cui, secondo Dante, le anime divengono "a Dio spiacenti e ai nemici suoi". Certo è che non mancarono i discorsi teorici e moralisti, ma difettò la volontà di agire concretamente, per fermare con urgenza i circa 200.000 aborti l'anno. Altrimenti i cattolici italiani, tramite le organizzazioni parrocchiali, avrebbero potuto raccogliere in pochissimi giorni le 500.000 firme necessarie almeno ad aprire nel paese un dibattito volutamente silenziato! E' comunque certo che l'unico "frutto maturo" che ci rimane, oggi, sono i 4 milioni di bambini eliminati in Italia sino ad oggi, e la vecchiaia nelle strade e nei cuori! Intanto nel 1977 a Milano nasce il Movimento per la vita, grazie a personalità come Francesco Migliori, Piero Pirovano ed altri. Oggi ne è vice presidente nazionale, il trentino Pino Morandini, membro di antica data di quella parte della DC, oggi UDC, che non si è rassegnata a sacrificare ogni valore sull'altare della convenienza e della tranquillità mondana. Morandini, in qualità di consigliere regionale, ha portato avanti nella sua regione una serie di provvedimenti a favore della famiglia e del concepito che hanno fatto del Trentino una provincia all'avanguardia. Nonostante questo, o forse proprio per questo, viene periodicamente sbeffeggiato e deriso dai quotidiani locali, spesso tribuna per alcuni poveri Soloni di provincia, intrisi di dozzinale "saggezza mondana". Il Movimento per la Vita promuove due referendum abrogativi della Legge 194, definiti l'uno minimale l'altro massimale. E' una proposta che vede ancora il mondo cattolico diviso: chi non vuole nessuno dei due, chi non vuole il massimale, ritenuto troppo intransigente, chi non digerisce il minimale, sostenendo che spiegare alla gente che non si può abortire, a parte che in questo e quest'altro caso, è contraddittorio e insostenibile. La raccolta firme parte nell'estate del 1980 e raccoglie 2.300.000 firme, più del quadruplo di quelle necessarie. Ma quando il popolo italiano si reca alle urne è ormai troppo tardi: dopo il tam tam mediatico a favore dell'aborto negli anni Settanta, da parte di tutti i giornali più importanti, il tempo ha contribuito a spegnere il fuoco della polemica e nello stesso tempo ad inoculare nel pensiero comune l'idea che uccidere un bimbo nel grembo materno, essendo legale, essendo un "diritto", sia anche moralmente giusto. Inoltre l'elettorato cattolico, secondo le ricerche di Alfredo Mantovano, è assai disorientato, se è vero come è vero che molti cattolici rimangono a casa, con una percentuale di astenuti molto più alta rispetto a quella delle politiche di soli due anni prima (Cristianità, n.232). Il referendum viene infatti vinto dagli abortisti.






Oggi il Movimento per la Vita gestisce, oltre ad una certa opera informativa, concorsi scolastici e musicali, anche i circa 260 CAV, Centri di Aiuto alla Vita, in cui si aiutano concretamente le partorienti o le ragazze-madri che hanno difficoltà economiche o d'altro tipo (nei primi 25 anni di attività i CAV hanno salvato circa 55.000 bambini); il Progetto Gemma per l'adozione a distanza di madri in difficoltà economiche e in attesa di un figlio; un numero verde attivo 24 ore su 24 per aiutare le mamme bisognose (800.813000); una rivista, "Sì alla vita", che è possibile ricevere gratuitamente in visione, per un certo periodo, scrivendo a "Sì alla vita", Via Cattaro 28, 00198 Roma, Tel. 06.86321901, Fax 06.86322953, Posta Elettronica: siallavita@mpv.org - Sito Internet: www.mpv.org

Segnaliamo inoltre il Movimento con Cristo per la Vita, i cui membri si trovano settimanalmente per pregare davanti ad alcuni ospedali italiani in cui viene praticato l'aborto: si tratta di un gesto di grande coraggio e, al tempo stesso, di profonda umiltà. Il Movimento produce anche ottimo materiale informativo, reperibile scrivendo in Via Tombon 14, 36015 Schio (VI), Tel. 0445.529573, Fax 0445.526693, Posta Elettronica: ufficio.movimento@reginadellamore.org - Sito Internet: www.reginadellamore.org ).

Infine si distinguono l'Armata Bianca (Edizioni Pater, Casella Postale 135, 67100 L'Aquila), e, per la sua grande attività in Sicilia, l'associazione Società Domani, autrice di un bellissimo libretto e anche di un filmato televisivo (Via Conte Federico 235, 90124 Palermo; societadomani@libero.it ).

Al Prof. Giorgio Nicolini, infine, è possibile richiedere una celebre videocassetta, "Il grido silenzioso", estremamente interessante, perché realizzata dal dottor Nathanson, che fu direttore della più importante clinica per aborti degli USA e che ebbe poi a cambiare idea (Via Maggini 230, 60127 Ancona, Tel. 071.83552, Cell. 338.2892353, Fax 178.4413104, Posta Elettronica: giorgio.nicolini@libero.it - Sito Internet: www.lavoce.an.it).

Tra le riviste e le associazioni impegnate sullo stesso fronte troviamo: il trimestrale Controrivoluzione (diretta da Pucci Cipriani), Piazza Martiri 10, 50032 Borgo San Lorenzo (FI); il mensile Il Timone, Via Salvo D'Acquisto 7, 21054 Fagnano Olona (VA), www.iltimone.org ; il trimestrale Certamen, Piazza Lega Lombarda 14, 15100 Alessandria; gli opuscoli del Centro Culturale San Giorgio, Casella Postale 29, succ.10, 44100 Ferrara; quelli di Voglio vivere, Piazza Matteotti 11, 20063 Cernusco sul Naviglio (MI), Tel. 02.92113153; l'Associazione Militia Christi, Via Foligno 27/b, 00182 Roma e il Comitato Triveneto per la Civiltà Cristiana (Casella Postale 650, Vicenza).

Tra i Siti Internet segnaliamo: www.mpv.org - www.amicivita.it - www.abortiontv.com - www.geocities.com

In particolare, infine, segnaliamo il magistero del cardinale Giacomo Biffi e dei Vescovi Alessandro Maggiolini e Carlo Caffarra, che sono, a nostra conoscenza, i più sensibili all'argomento. L'ultimo, in particolare, ha anche un interessante Sito Internet www.caffarra.it (inutile ricordare la completa assenza degli ecclesiastici di moda, sedicenti amici degli oppressi, allora come oggi, da Turoldo a Balducci, da Zanotelli a Della Sala…). Tra gli autori laici pro life segnaliamo: Maurizio Blondet, Luca Poli, Mario Palmaro, Paolo Gulisano, Riccardo Cascioli, Antonio Gaspari e Carlo Climati. Trattano dell'aborto nei suoi aspetti culturali, filosofici, medici, approfondendo il vero ruolo nella lotta contro la vita di organizzazioni per lo più insospettabili come l'UNICEF, l'Unfpa, il WWF, ecc.: associazioni che raccontano di dedicarsi alla pace, all'infanzia nel mondo, alla salute, e invece diffondono la morte, sostenendo l'aborto e la sterilizzazione forzata tramite avvelenamento delle acque o altri espedienti. Si pensi solo che l'OMS, organizzazione onusiana per la sanità mondiale, ha fatto studiare, sulla scia di quelli usati per limitare la proliferazione di ratti e conigli, contraccettivi per l'uomo, la cui "somministrazione forzosa" avverrebbe ad esempio tramite vaccino anti-influenzale (L'Espresso 12/1/1992).

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