ARTICOLI CONTRO L'ABORTO-ARTICOLI CHE DICHIARANO L'ABORTO UN CRIMINE CONTRO L'UMANITA'-ARTICOLI CHE SPIEGANO CHE IL FETO E' UNA PERSONA DOTATA DI UN'ANIMA SPIRITUALE.

domenica 13 gennaio 2008

E COME SE MIO FIGLIO FOSSE MORTO DUE VOLTE

«E’come se mio figlio fosse morto due volte».
Carla è una donna distrutta. Ha un pupazzetto blu nella borsa, che vorrebbe portare sulla tomba del suo bimbo morto in grembo a fine agosto. Ma il suo bimbo non ha tomba. Così lei, ogni tanto, prende l’autobus, attraversa la città, entra in ospedale come fosse il camposanto, e piange davanti alla camera mortuaria, chiedendo di vedere, anche solo per un istante, quel suo bimbo mai nato.
Anche ieri era lì.
A che mese era, signora, quando i medici le hanno detto che suo figlio non sarebbe venuto al mondo?
«Alla ventiseiesima settimana. Non è stato possibile sottopormi al cesareo, per un problema all’utero. Avrei rischiato un’emorragia che poteva uccidere anche me. Così mi hanno indotto il parto. Mio figlio è nato morto con parto naturale. Non ho neppure potuto dargli un bacio, me lo hanno portato via subito. E se l’ho visto in viso, se ho potuto accarezzarlo, è grazie al personale delle camere mortuarie».
Perché poi ha deciso di rivolgersi ai carabinieri e alla procura?
«Ho tanta rabbia dentro. Rabbia e dolore. Non possono esistere figli di “serie A” che hanno diritto a un funerale, e figli di “serie B” che non ne hanno diritto. Ma non pensano che cosa significhi, per una madre?».
La domanda sarà indelicata, ma gliel’avranno chiesto anche i carabinieri: sapeva che c’era la possibilità di scegliere un funerale privato? Una sepoltura non a carico del Comune?
«Sì, ma non posso permettermela. E’ una colpa? Vivo e mantengo una figlia minorenne con 600 euro al mese. E con mio marito, forse anche per questa tragedia, i rapporti si sono rovinati. Avevo qualcosa da parte per Andrea, ma (scoppia piangere...) avevo speso tutto per il corredino».
Dicono che lei viene qui spesso.
«Sì, a vedere il mio piccolo chiuso in una scatola dentro a un freezer. Dopo aver partorito, le infermiere mi avevano detto che non dovevo preoccuparmi per il suo funerale. Che dovevo pensare solo alla mia salute, rimettermi in fretta, superare lo choc. Che l’ospedale avrebbe pensato a una degna sepoltura».
Invece?
«Nonostante abbia chiesto e sollecitato molte volte, nessuno ha ancora saputo dirmi se e quando il mio bimbo avrà una tomba».
Forse la sua denuncia servirà. Com’è accaduto sette anni fa, per un fatto analogo.
«Sono una madre distrutta. Chiedo solo un funerale per Andrea. E voglio che se qualcuno ha colpe paghi per questa vergogna».

da: http://www.lastampa.it/Torino/cmsSezioni/c.../4821girata.asp
MousyMousy

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