ARTICOLI CONTRO L'ABORTO-ARTICOLI CHE DICHIARANO L'ABORTO UN CRIMINE CONTRO L'UMANITA'-ARTICOLI CHE SPIEGANO CHE IL FETO E' UNA PERSONA DOTATA DI UN'ANIMA SPIRITUALE.

martedì 15 gennaio 2008

SI ALLA VITA-NO ALL'ABORTO

Sì alla vita, no all’aborto. Perché?

http://www.regnumchristi.org/italiano/imprimir/index.phtml?se=58&ca=142&te=86&id=4186

Cefid

L´embrione umano ha una sua dignità? Oppure non è considerato un essere umano? Si può parlare della sua tutela giuridica e legale? L’aborto può essere considerato un omicidio allo stato puro di un essere innocente?



La riflessione riguarda il tema dell’identità di embrione, perché solo dopo aver dimostrato che l’embrione umano è un essere umano in toto, allora si potrà parlare della sua tutela giuridica e legale.

La Chiesa, in varie encicliche, per la voce di Papa Paolo VI, con la Donum Vitae, ma soprattutto con l’Evangelium Vitae, di Giovanni Paolo II, si è sempre pronunciata in maniera molto chiara e diretta sul tema dell’aborto. Tuttavia le motivazioni che stanno alla base della denuncia della Chiesa Cattolica nei confronti dell’aborto, non sono esclusivamente di carattere morale e etico. Anzi…le considerazioni morali sono conseguenza diretta di elementi di carattere scientifico che, dimostrando la vita fin dal concepimento, obbligano la morale, l’etica e la legge a prendersi cura dell’embrione come di un qualunque essere umano pienamente sviluppato e giunto alla fase adulta. Partiamo quindi dall’idea che le posizioni della Chiesa trovano riscontro e fondamento nella scienza e nella medicina e che grazie a questi elementi possiamo comprendere realmente.

Il problema fondamentale è domandarsi: quando io ho cominciato ad essere?


L’io umano comincia ad essere quando ha inizio la sua corporeità, per questo motivo, la domanda più corretta è quando il mio corpo ha iniziato ad esistere. A questa domanda la biologia risponde: nel momento della fusione dei due gameti, il gamete maschile e quello femminile, del padre e della madre del bambino.Questa considerazione ha costituito una base veritiera e reale, fin dall’inizio, anche quando gli studi sull’embriologia neppure si conoscevano. A riprova di questo fatto, chi si occupa di fecondazione in vitro, parte dal presupposto che lo zigote, cioè il prodotto dell’unione dei due gameti, viene trasferito nell’utero di un’ altra donna solo per svilupparsi come individuo, ma in realtà il bambino è già stato concepito. Cioè lo zigote è già il bambino che la donna non poteva avere e che ottiene di far crescere nel suo corpo, utilizzando i semi di altri.

L’embriologia e lo studio dello sviluppo dello zigote, hanno solidificato questo concetto. Appena l’ovulo e lo spermatozoo interagiscono tra loro, ne nasce un nuovo sistema con caratteristiche proprie e specifiche. L’ovulo e lo spermatozoo sono due sistemi a loro volta diversi tra loro, differenti, ma il nuovo sistema-zigote, non è una semplice somma dei due sistemi singoli, ma una specie di sistema combinato, che incomincia ad operare come una “nuova unità”, con le sue determinazioni specifiche, con tutte le condizioni intrinseche necessarie che lo condurranno al suo pieno sviluppo. Per questo motivo già lo si chiama embrione unicellulare.

Il centro biologico di questo nuova unità è il genoma, cioè una struttura interna all’embrione, che contiene in sé, come in una memoria, le informazioni essenziali per la graduale formazione e sviluppo dell’individuo umano. E’ il genoma che distingue l’unicità dell’embrione, che lo differenzia da un qualsiasi altro e che gli conferisce la sua identità. Per questo motivo l’embrione è già un adulto in potenza, e un bambino in atto, come si direbbe in filosofia.

L’esame in laboratorio dello sviluppo dell’embrione, operato su mammiferi e perfettamente estendibile sugli embrioni umani, per conoscenze già acquisite e non per semplice analogia, rivelano che il genoma possiede tre proprietà importantissime che caratterizzano il processo di sviluppo dell’embrione:



Coordinazione: tutto il processo di sviluppo dell’embrione, da quando è zigote in poi, dipende da un susseguirsi di attività molecolari e cellulari che sono contenute fin dall’inizio nel genoma e sotto la sua giuda. Il processo di sviluppo e crescita dell’embrione ha quindi un carattere di continuità.

Continuità : il processo prosegue ininterrottamente fino alla fine, se non viene interrotto, cioè il processo di formazione dell’individuo è continuo. E’ sempre lo stesso individuo che va acquisendo una forma definitiva.

Gradualità : lo sviluppo, cioè passa da forme più semplici a forme maggiormente complesse. Questa legge implica che l’identità è la stessa fin dall’inizio, ciò che cambia è soltanto la graduale assunzione della sua forma terminale. Facciamo un esempio per capire meglio. Si diventa adulti gradualmente, lo sviluppo e la maturazione fisica e psicologica che definisce la fase dell’adultità non avviene di colpo, ma nessuno oserebbe dire che finché sono adolescente mi chiamo e sono Francesco e da adulto sono diventato un altro, Sandro. Io sono sempre Francesco, ma mi sviluppo, cresco, divento grande. Lo stesso ragionamento vale anche per l’embrione. Non sono le dimensioni che fanno l’essere umano.

La conclusione dedotta da questi dati biologici è che l’embrione è un essere umano fin dal concepimento. L’aborto, di conseguenza è l’omicidio volontario di un essere umano, innocente e indifeso.

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