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lunedì 12 ottobre 2009

Arriva la pillola Ru486, è polemica

31/7/2009 (15:19) - ABORTO
Arriva la pillola Ru486, è polemica


ROMA
La pillola abortiva Ru486 arriva in Italia e le polemiche divampano. «È assolutamente inconcepibile definire farmaco un prodotto che ha come unico effetto la soppressione di un altro essere vivente diverso da chi assume il farmaco stesso»: Romano Colozzi, esponente del Cda dell’Aifa e assessore alle Finanze della Lombardia spiega il suo no (l’unico su quattro voti positivi) al via libera al commercio della Ru486 in Italia. E rincara: «Il mio no convinto è stato determinato soprattutto dalla consapevolezza che questo nuovo strumento abortivo, messo a disposizione dal nostro sistema sanitario, darà meno garanzie e procurerà più danni alle donne che ne faranno uso rispetto all’intervento chirurgico, già traumatico di per sè».

Dopo una riunione fiume durata quattro ore, l’Agenzia italiana del farmaco ha dato quindi nella notte la sua approvazione: la pillola abortiva arriva in Italia (al momento l’unico Paese Ue nel quale non è in commercio è l’Irlanda), potrà essere utilizzata solo in ambito ospedaliero, così come la legge 194 prevede nelle interruzioni volontarie di gravidanza. Inoltre il farmaco dovrà essere somministrato entro la settima settimana. Sul commercio della discussa pillola, prima del giudizio dell’Aifa, era intervenuto il Vaticano con monsignor Elio Sgreccia che aveva ieri annunciato la scomunica per le donne che ne avrebbero fatto ricorso e per i medici che l’avrebbero prescritta. Il fronte politico è diviso. Gabriella Carlucci, parlamentare del Pdl parla di una legalizzazione dell’«aborto fai da te», e accusa la sinistra di aver portato avanti «una campagna ideologica e relativista» che ha «condizionato» l’Aifa. Il via libera dell’Agenzia del farmaco mette l’Italia «finalmente al passo con l’Europa», afferma Silvana Mura, deputata di Idv. «Le donne che si troveranno costrette a ricorrere all’interruzione di gravidanza ora - sottolinea - potranno sceglie di avvalersi di una tecnica farmacologia sicuramente molto meno invasiva dell’intervento chirurgico». Conciliante Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl,che si dice fiducioso «di ciò che ha deciso l’Agenzia del farmaco sulla Ru486» ma considera «del tutto legittima l’obiezione di fondo della Chiesa».

Posizioni diverse anche all’interno del governo con il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo che si dice d’accordo all’introduzione della Ru486 mentre è contraria il ministro della Gioventù Giorgia Meloni che sottolinea la «totale negatività del messaggio culturale ricompreso nella diffusione» del farmaco. Duro il commento di Luca Volontè che precisa: «Con la commercializzazione della pillola assassina trionfa la cultura della morte».

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200907articoli/46028girata.asp

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