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lunedì 1 dicembre 2008

ABORTO: VATICANO, E' BARBARIE MODERNA CHIEDERE CHE DIVENTI DIRITTO UNIVERSALE

ABORTO: VATICANO, E' BARBARIE MODERNA CHIEDERE CHE DIVENTI DIRITTO UNIVERSALE

ultimo aggiornamento: 01 dicembre, ore 14:36
Citta' del Vaticano, 1 dic. (Adnkronos) - E' una barbarie moderna chiedere che l'aborto diventi un diritto umano universale dell'uomo. E' quanto afferma mons. Celestino Migliore in merito alla discussione cui sara' chiamata l'Assemblea generale delle Nazioni Unite, il prossimo 10 dicembre, per aggiungere l'aborto ai diritti universali dell'uomo. La richiesta avanzata da un gruppo di organizzazioni favorevoli all'aborto, ''e' triste e indignante - ha detto all'agenzia cattolica francese I-Media mons. Migliore, osservatore della Santa Sede presso le Nazioni Unite - perche' questa iniziativa lavora in favore dello smantellamento del sistema dei diritti umani, in quanto ci porta a riorganizzarne l'enunciazione e la protezione attorno non piu' a diritti, ma a scelte personali''.
''Rappresenta - ha aggiunto - l'introduzione del principio homo homini lupus, l'uomo diventa un lupo per i suoi simili''. ''Questa e' la barbarie moderna che, dal di dentro - ha spiegato il rappresentante del Vaticano - ci porta a smantellare le nostre societa'. Esistono controtendenze motivate, convinte e determinate che dobbiamo sostenere e incoraggiare''.





http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=3.0.2772458162



SI SAPEVA DA SETTEMBRE

Europarlamento choc: aborto-diritto
Scritto da Administrator
lunedì 08 settembre 2008
È quanto indica una controversa risoluzione comune approvata ieri dal Parlamento europeo, con 394 voti favorevoli e 182 contrari. Il testo fa riferimento al quinto degli otto Obiettivi del millennio, definiti dalle Nazioni Unite nel 2000 per eradicare, entro il 2015, la povertà, le malattie e il sottosviluppo nel mondo. Il documento, presentato dai gruppi socialisti, verdi, comunisti e liberali dell'Assemblea in vista della conferenza mondiale Onu del 25 settembre prossimo, chiede fra l'altro investimenti per infrastrutture sanitarie, formazione di personale medico in Africa e Asia, « formazione delle donne » in chiave preventiva. La risoluzione, contestata dal Partito popolare i cui deputati in maggioranza hanno votato contro o si sono astenuti, è stata modificata in aula con l'approvazione di alcuni emendamenti: uno di questi afferma la necessità di una maggiore diffusione della contraccezione mediante preservativi per evitare « malattie e gravidanze indesiderate » ; un altro emendamento fa invece riferimento alla « possibilità di aborto legale e sicuro » per contrastare la mortalità materna nei Paesi poveri.
«È un'altra spinta in direzione abortiva del Parlamento europeo - spiega ad Avvenire il vicepresidente dell'Assemblea Mario Mauro -, ma si tratta di un pronunciamento che non avrà conseguenze pratiche, in quanto privo di basi giuridiche. È un "auspicio" da parte del sedicente schieramento ultraprogressista, che allontana ancor più chi diffida di un'Europa insensibile alla difesa della vita ».
Parere negativo sulla risoluzione è stato espresso da monsignor Giuseppe Merisi, rappresentante della Cei nella Comece, organismo che raggruppa gli episcopati della Ue: « Accanto ad alcuni elementi positivi - afferma Merisi -, il testo ne contiene altri assolutamente negativi, come quello del riferimento all'aborto presentato come diritto. Purtroppo, sui temi della difesa della vita come su quelli della famiglia e altri ancora esiste una sensibilità diffusa, presente come si vede anche nel Parlamento europeo, che privilegia i diritti della libertà individuale contro e oltre i grandi valori della vita e della dignità umana. Occorre maggior impegno - è l'invito di monsignor Merisi - per sensibilizzare le coscienze e le istituzioni su queste tematiche essenziali ». ( R. E. )
Avvenire 5 settembre 2008

http://www.farmaciadellastazione.com/rassegna-stampa-medico-farmaceutico/news-farmaceutiche/europarlamento-choc-aborto-diritto.html

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